Quando è così mi piace leggere il post e scoprire come il nostro sito web possa essere stato utile o abbia ricevuto critiche dall'autore.
Ho scoperto in questo modo interessanti varianti di ricette che credevo già perfette e "trucchi" per creare decorazioni divertenti.
Chi ci segue da un po' questo lo sa già, perché spesso questi post vengono poi ospitati qui sul sito.
Il blogger che ho invitato oggi, però, non è assolutamente un food-blogger (e leggendo il suo articolo capirete subito il perché) ma racconta con splendida ironia quella che probabilmente è stata la reazione di tanti di noi quando per la prima volta abbiamo provato ad approcciarci alla pasticceria cercando in Rete suggerimenti e consigli:
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"Quando sognavo la maternità, in gravidanza, mi vedevo mamma amorevole, donna in carriera, cuoca provetta e casalinga impeccabile.
Poi ho dovuto fare i conti con la realtà e mi sono ritrovata mamma sfatta che cucina il minimo sindacale e nelle grandi occasioni arriva a fare giusto la torta 7 vasetti. Sfruttando quello dello yogurt scaduto.
Il compleanno di un figlio però è un'occasione così speciale che vuoi dare il meglio di te e, quando la memoria storica fa cilecca e la nonna sa darti indicazioni di dosi "a occhio" e cottura "a naso", allora solo il web può aiutarti.
Menomale che esistono i siti come Cake Design Italia su cui spulciare tutorial all'occorrenza. Il problema è che anche a seguire pedissequamente le istruzioni non è che da Paperino ti trasformi in Nonna Papera..."
Il suo racconto prosegue qui: Ansia e Gretel - La distanza del riccio
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