Ho chiesto a Laura di raccontarci qualche dettaglio in più.
Partiamo dalla fine: che cosa vedremo al Cake Festival?
“All’interno del Cake Festival ci sarà uno spazio allestito e decorato dal nostro partner "Make it Perfect", party planner specializzato nelle feste a tema.
Sarà una sorta di "percorso" espositivo - come se si entrasse in un tendone da circo - dove i visitatori potranno vedere le opere dei concorrenti, un'esposizione di disegni a tema realizzati dal bravissimo illustratore Erion Gjomemo ed un photo-boot dove scattare selfie con props dedicati. E poi naturalmente ci saremo noi 4, che decoreremo live una torta a tema.”
Che cos’è che unisce Laura Saporiti, Barbara Regini, Jane Hudson e Silvia Pizzolato?
“L’idea nasce grazie ad una serata di alcuni anni fa, in cui noi quattro ci siamo ritrovate a lavorare dal vivo durante una festa dedicata al mondo circense ed agli artisti di strada. La nostra foto insieme viene da lì. Era stata una serata veramente magica: sia per l'atmosfera che si respirava, accompagnata da musiche e performance dedicate, che soprattutto per l'armonia che ci aveva legate in quel momento, dove la libertà del tema ci aveva permesso di esprimerci al meglio
Uno di quei momenti di rara armonia della cui perfezione ti rendi già così conto nel momento stesso in cui li vivi che ti coglie una vena di malinconia per la consapevolezza che sono unici e non ritorneranno. Uno di quei momenti illuminati, dico io.”
Chiunque può partecipare alla competizione?
“Sì. E c’è ancora qualche giorno per aderire. Ci sono due sezioni:
- Una sezione CAKE, rivolta a singoli privati partecipanti. E’ richiesto di realizzare una torta su dummy a uno o più piani in accordo al tema, decorata con una qualsiasi tecnica a scelta (pasta di zucchero, marzapane, ghiaccia reale, cioccolato, etc.) e di misura non superiore a cm. 35 per il vassoio o altro supporto di base (in altezza non c’è limite).
- Una sezione COOKIE THEATRE, rivolta alle scuole, o studi di organizzazione corsi, anche internazionali, ed intesa come collaborazione di persone ad esse collegate, ovvero come studenti e corsisti facenti capo al titolare. E’ richiesto di realizzare un diorama tridimensionale tramite biscotti decorati, che prenda ispirazione dai teatri di carta di una volta costituiti da pannelli in sequenza sovrapposti fra loro. Il tema rimane quello del circo d’epoca e la dimensione massima della scena nel suo complesso dovrà essere di cm. 40
In qualsiasi momento è possibile vedere l’avanzamento dei lavori sulla pagina Facebook Vintage FREAK Circus – Italian Cake Festival 2016
I dettagli del regolamento sono sul sito ufficiale del Cake Festival
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Perché questo tema così particolare?
“L'idea di puntare sul freak, inteso come insolito, strano e diverso, nasce dal fatto che ognuna di noi ha sempre un po’ sofferto gli incasellamenti e le categorizzazioni. Ci sentiamo ‘fuori dagli schemi’, non facilmente etichettabili, soprattutto nel modo di pensare. Dico ‘sofferto’ perché non è sempre semplice sentirsi fuori dal coro, ma allo stesso tempo questo nostro essere diverse, anche tra noi intendo, ci ha unito con curiosità e rispetto al di là della differenza, fornendoci anzi nuovi stimoli. E credo che riuscire ad andare oltre sia sempre una conquista, in ogni senso.
E noi crediamo che in fondo a tutti capita di vivere questi momenti, in cui ci si sente diversi, incompresi, in cui non capiamo il modo di ragionare di chi ci circonda e ci sentiamo spaesati e abbiamo timore a dirlo, proprio per la paura di essere considerati diversi.
Ma chi ha a che fare con il mondo artistico sa anche che la ricerca artistica è proprio questo: andare oltre, uscire dagli schemi, non avere paura di guardare al di là, perché appunto ‘essere diversi significa fare la differenza’.
Per questo vogliamo incoraggiare a superare certi confini di regole non dette ma diffuse che possono finire col castrare le idee innovative.
Ed è una cosa che avverto purtroppo in molti concorsi, che ho vissuto io stessa in prima persona: la voglia di partecipare, ma non riuscire a trovare una categoria di tua collocazione, perché appunto non rientri nello standard, non sei definibile e quindi stai fuori. Da qui la voglia di celebrare il diverso, i diversi, ciò che è così inusuale da rischiare di venire additato come "mostruoso" (freak), semplicemente perché non lo si riconosce, perché è altro da sé.
Ma cos'è il mostruoso? Anche le parole hanno una vita, sono esseri speciali e ci parlano della loro esistenza attraverso il tempo, e allora scopriamo che il vero significato originario della parola mostruoso era "prodigioso, portentoso", di essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale, ma in senso positivo!
E - permettimi di dirlo - credo che oggi più che mai abbiamo bisogno di imparare ad accogliere le diversità, a recepirle come stimoli preziosi di arricchimento, ad includerle nel nostro mondo quotidiano. I confini rassicurano, ma la storia insegna che nessun progresso è mai avvenuto senza la capacità di guardare in modo DIVERSO alla realtà consolidata.
Basta trovare qualcuno abbastanza folle da seguirci!”
Per qualsiasi domanda sul Vintage Freak Circus è possibile scrivere alla pagina facebook dedicata oppure alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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