Secondo il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) alcune polveri decorative, se ingerite, potrebbero causare l’avvelenamento da metalli tossici.
Sono molto usati per decorare i dolci e in particolare hanno avuto un boom di vendite grazie alle tsunami-cake, ma non tutti i glitter sono adatti all’uso alimentare.
Il Rhode Island Department of Health ha condotto uno studio tra il 2018 e il 2019 e ha scoperto che negli Stati Uniti ci sono stati diversi casi di avvelenamento da metalli pesanti associati all’utilizzo di queste polveri, che una volta analizzate si è scoperto che contenevano alti livelli di rame, piombo e altri metalli.
Quindi i brillantini che mettiamo sui dolci sono tossici?
No, non lo sono.
Il dipartimento di Rhode Island ha scoperto che i brillantini pericolosi provenivano quasi esclusivamente da confezioni in cui non era chiaramente specificato se quelle polveri fossero edibili o solo per uso decorativo.
La risposta al problema resta sempre la stessa, che noi qui su Cake Design Italia scriviamo da quando siamo nati: basta leggere l’etichetta e fare attenzione alle materie prime.
La differenza tra prodotto edibile e prodotto adatto ad uso decorativo è che il secondo viene definito “non tossico”, quindi può andare a contatto con gli alimenti, ma non deve essere ingerito.
Come posso essere sicuro che il prodotto che uso sia adatto ad essere mangiato?
Prima di tutto, naturalmente, bisogna accertarsi che sull’etichetta ci sia scritto “prodotto edibile”.
Inoltre bisogna controllare che sia riportata anche la lista degli ingredienti e verificare che siano tutti approvati in Italia per uso alimentare (ad esempio dal 2022 in Europa è bandito il colorante E-171 perché si è scoperto essere potenzialmente tossico).
E se il dolce lo acquisto in pasticceria? Come faccio a sapere se usano polveri edibili?
Se ci fidiamo del nostro fornitore questa domanda non dovremmo porcela ma in ogni caso possiamo sempre chiedere alla pasticceria di mostrarci quali sono i glitter e le altre decorazioni che intende mettere sul dolce, e verificare noi stessi che siano adatti.
In conclusione la ricerda condotta negli Stati Uniti non ha concluso che tutti le polveri colorate sono tossiche ma ha solo posto l'accento sul fatto che troppo spesso diamo per scontato che tutto quello che è in vendita sia di buona qualità, e quindi a volte dimentichiamo di leggere l'etichetta.
In ogni caso è stata molto utile per sensibilizzare sul problema della tracciabilità delle materie prime e per ricordare a tutti che bisogna sempre essere consapevoli dei rischi per la nostra salute se si utilizzano prodotti non idonei e soprattutto non edibili.